Il sequestro conservativo penale regolato dall’art. 316 cod. proc. pen. è una misura cautelare finalizzata a garantire il pagamento delle spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all’erario dello Stato.
Pur tuttavia, alcuni beni possono essere sottoposti a sequestro preventivo, ma non possono essere confiscate, anche in caso di condanna: sono le cose “pertinenti” al reato, ma che non ne costituiscono il prezzo, il profitto e il prodotto, né servirono né furono destinate a commetterlo.
Avviso di garanzia e avviso di conclusione delle indagini spesso si intersecano. E, infatti, se l’informazione di garanzia non è stata comunicata in precedenza for each by using dell’assenza di atti d’indagine cui avrebbe dovuto assistere il difensore, la Procura può scegliere di inviare all’indagato un unico plico contenente sia l’avviso di chiusura delle indagini che l’avviso di garanzia.
È sufficiente, quindi, l’esistenza di un nesso strumentale tra il bene e la perpetrazione del reato, dovendo il giudice, in ogni caso, dare ragione del potere discrezionale di cui abbia ritenuto di avvalersi.
come una situazione di mero fatto for every la quale, pur al di fuori di una giuridica titolarità di diritti sulla cosa, il soggetto realizzi pur sempre un’autonoma utilizzazione della stessa
Si ricorda che tale provvedimento ten years se il giudice non lo convalida o se si promuove l’impugnazione;
Con attenzione alla novità, normativa e giurisprudenziale, e semplicità espositiva, i principali argomenti trattati sono: la prescrizione; l’improcedibilità; la messa alla prova; la sospensione del procedimento for every speciale tenuità del fatto; l’estinzione del reato for every condotte riparatorie; il patteggiamento e il giudizio abbreviato; la commisurazione della pena (discrezionalità, circostanze del reato, circostanze attenuanti generiche, recidiva, reato continuato); le pene detentive brevi (sanzioni sostitutive e doppi benefici di legge); le misure alternative, i reati ostativi e le preclusioni; le misure di sicurezza e le misure di prevenzione. Cristina MarzagalliMagistrato attualmente in servizio presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea come Esperto Nazionale Distaccato. Ha maturato una competenza specifica nell’ambito del diritto penale e dell’esecuzione penale rivestendo i ruoli di GIP, giudice del dibattimento, magistrato di sorveglianza, componente della Corte d’Assise e del Tribunale del Riesame reale. E’ stata formatore della Scuola Superiore della sequestro preventivo e conservativo Magistratura per il distretto di Milano.
L’applicazione del sequestro preventivo è rimessa alla discrezionalità dell’autorità giudiziaria (pubblico ministero, giudice delle indagini preliminari o giudice del dibattimento), ma nei casi di urgenza la misura può essere applicata dalla polizia giudiziaria, e successivamente convalidata del giudice.
” (art. 247 c.p.p.). Questa può essere personale o locale e deve avvenire nel rispetto dei diritti tutelati dalla Costituzione, nello specifico, la libertà personale (artwork. thirteen Cost.) e il domicilio (art. fourteen Expense.). L’inviolabilità di questi diritti lascia il posto alle esigenze investigative dell’autorità giudiziaria la quale potrà procedere solo attraverso un decreto motivato, concetto ribadito più volte anche dalla giurisprudenza, in particolare dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione le quali hanno sancito il principio di diritto secondo cui “
, ovverosia la ipotizzabilità della commissione di un reato, e l’esistenza di un pericolo derivante dalla libera disponibilità della cosa.
Il codice di procedura penale disciplina poi, all'articolo 316, il sequestro conservativo, disposto quando vi è fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all'erario dello Stato.
quelle in materia di sequestro preventivo fra cui anche advert esempio è ricompresa quella con cui il giudice rigetta la richiesta di sequestro;
Quando il ricorso per Cassazione viene attivato dopo che sono stati utilizzati i mezzi suddetti di impugnazione dei provvedimenti di sequestro e quindi dopo che il tribunale del riesame o dell’appello si è pronunciato il procedimento è disciplinato al primo comma dell’articolo 325 del codice di procedura penale. La norma in tal caso prevede che i soggetti legittimati al ricorso sono:
Sul punto, si segnala la recentissima ordinanza con la quale, l’8 marzo 2021, la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione concernente l’obbligo di motivazione, da parte del giudice, del provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca “facoltativa”. Il sequestro per equivalente